L’aggiornamento della stima del potenziale italiano ed europeo dei residui di potatura, rientra tra le attività del Progetto Europruning, all’interno dell’obiettivo più generale di supportare lo sviluppo della fase logistica per l’utilizzazione di tale risorsa quale fonte energetica, attraverso l’ottimizzazione della fase di raccolta, trasporto e stoccaggio in funzione della sostenibilità tecnica, economica ed ambientale. Dal punto di vista metodologico, si vuole superare l’approccio puramente teorico finora utilizzato nelle stime del potenziale, correlando, invece, le produzioni di residui con le condizioni ed i fattori che concorrono alla loro produzione, in modo da avere una mappatura più precisa delle risorse realmente sfruttabili. Tale azione, in particolare, è inserita tra le attività di cui il CRA-ING è il WP leader, finalizzate alla progettazione e lo sviluppo di nuovi prototipi in grado di raccogliere i residui di potatura, e di operare con condizioni colturali diversificate (specie, sesto d’impianto, cicli colturali etc.).
Tra le altre azioni il progetto prevede la valutazione di diverse opzioni di stoccaggio, lo sviluppo e l’integrazione di uno strumento GPS per ottimizzare la fase di trasporto e un nuovo sistema di tracciabilità grazie al quale sarà possibile garantire all’utente finale la qualità della biomassa. E’ previsto inoltre uno studio approfondito degli impatti ambientali che la rimozione delle potature da terra avrà sul terreno. Il progetto prevede, infine, l’organizzazione di prove sperimentali in campo in differenti zone climatiche Europee. I risultati attesi risulteranno utili per la redazione di un manuale di buone pratiche agricole per la raccolta delle potature a destinazione energetica.
Il progetto Europruning “Development and implementation of a new, and non existent, logistic chain on biomass from pruning”, finanziato nell’ambito del VII Programma Quadro, vede la partecipazione di 18 partner rappresentanti di 8 Stati (Belgio, Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna and Svezia), ha una durata di 3 anni e si concluderà nel 2016.
Conclusioni
I residui di potatura rappresentano un’importante risorsa per la produzione di energia rinnovabile. Esistono diversi esempi di impianti alimentati con tale risorsa per la produzione di energia termica o elettrica, ma limitati rispetto alle reali potenzialità. Il parziale sfruttamento di questi residui colturali è dovuto alla mancanza di una filiera organizzata in grado di abbattere i costi legati alla raccolta e stoccaggio del prodotto. Tale risorsa, infatti, è abbondante, ma diffusa sul territorio e presenta caratteristiche variabili in funzione degli ambienti di produzione, che richiedono soluzioni specifiche.
Il CRA-ING, assieme agli altri partner del progetto Europruning, è impegnato nel superare i principali ostacoli per una valorizzazione energetica del potato, attraverso uno studio sulle caratteristiche agronomiche, ambientali e tecniche che ne determinano la disponibilità e, successivamente, allo sviluppo di una raccoglitrice che possa permettere l’ottenimento di un prodotto raccolto con caratteristiche ottimali per essere trasformato energeticamente. Sulla base di questa attività di ricerca, sarà possibile dare indicazioni sulla reale convenienza e sulle modalità di recupero, adottando idonei sistemi logistici e le tecnologie più adatte. La conoscenza degli aspetti agronomici ed ambientali che influenzano i quantitativi di biomassa residuale potenzialmente disponibili e degli aspetti tecnici ed economici che ne determinano la frazione convenientemente utilizzabile è, infatti, alla base del processo di costruzione di una filiera sostenibile per lo sfruttamento dei residui di potatura