La propagazione attraverso l’utilizzo di rizomi è la tecnica che permette di ottenere ottimi risultati dal punto di vista produttivo. Per la mancanza di una efficiente meccanizzazione della raccolta, la propagazione mediante rizoma è una tecnica che risulta molto onerosa per gli elevati costi delle operazioni di espianto, sezionatura dei cespi, conservazione, movimentazione e messa a dimora dei rizomi. Comunemente il materiale di propagazione della canna viene ottenuto raccogliendo manualmente la ceppaia (costituita dalla massa nodosa di rizomi) prodotta dalla pianta; quest’ultima viene ulteriormente sezionata al fine di ottenere dei rizomi adatti all’impianto.
In tale ambito si è posta l’attività di ricerca del gruppo Panacea del Cra-Ing: lo sviluppo di una idonea meccanizzazione della fase di raccolta dei rizomi al fine di abbassare i costi che tale pratica richiede. Nel marzo del 2011, sono state eseguite alcune prove di sezionatura meccanica in vivaio di cespi di Arundo appositamente coltivati. Lo scopo del lavoro è stato quello di verificare l’applicabilità della sezionatura meccanica per la riduzione della manodopera. Gli aspetti oggetto di verifica hanno riguardato le capacità di lavoro e la caratterizzazione del prodotto ottenuto. Relativamente a quest’ultimo aspetto si è cercato di valutare l’omogeneità del prodotto raccolto e la sua energia germinativa intesa come capacità delle sezioni di generare una nuova pianta sviluppata.
Le prove di estrazione meccanizzata dei rizomi sono state effettuate per mezzo di una fresaceppi modificata, originariamente concepita per la frantumazione delle ceppaie di colture arboree. La macchina era caratterizzata da un fronte di lavoro pari a 104 cm, giudicato sufficiente per il trattamento di un singolo filare di piante. La fresaceppi era composta da un rotore principale ad asse orizzontale formato da un albero di 160 mm di diametro con quattro supporti radiali a distanze rispettivamente di 16 cm dai bordi e 24 cm centrali. Sui supporti erano posti, fissati tramite viti in modo alterno (tre per lato), 6 zappette per un numero totale di 24. Per l’esecuzione delle prove sono state progettate e realizzate zappette di conformazione ad L di altezza pari a 24 cm e parte terminale pari a 12 cm in sostituzione di quelle originali in modo da coprire completamente la distanza fra i supporti e di esplorare al meglio le porzioni di suolo sottostante. Gli elementi sono stati realizzati in acciaio di spessore pari a 10 mm. Successivamente al passaggio della fresaceppi modificata si è proceduto alla raccolta di tutti i rizomi frantumati e riportati in superficie e immediatamente chiusi in sacchi in modo da evitarne la disidratazione.
I rizomi raccolti sono stati pesati e misurati singolarmente per poi essere raggruppati in funzione di tre classi dimensionali previamente stabilite: piccoli (<5 cm), medi (5-10 cm) e grandi (>10 cm). Per ognuna delle tre classi dimensionali sono stati scelti 48 rizomi, per un totale di 144. Ogni rizoma è stato interrato in un vaso di diametro di 20 cm e riempito con terriccio di tipo 50% torba 50% sabbia. Dopo 15 e 30 giorni dalla messa a dimora dei rizomi si è proceduto alla rilevazione dei germinati e al 30° giorno è stato valutato anche il numero di germogli emessi. Da un primo esame effettuato sui rizomi raccolti si è potuto riscontrare che la classe intermedia (rizomi tra 5 e 10 cm di lunghezza) era quella maggiormente rappresentata (56%) al contrario poco rappresentata era la classe più grande (>10 cm) con solo l’11% di rizomi asportati.
La percentuale dei rizomi germinati aumenta notevolmente con il passare dei giorni. Infatti al 30° giorno dopo l’interramento il 71% dei rizomi totali aveva germinato. La percentuale più alta di germinazione è stata ottenuta con i campioni relativi alla tesi 3 (81% di rizomi germinati).
All’aumentare della grandezza dei rizomi si ha un aumento del numero medio di canne germinate. Dei 48 rizomi invasati ed appartenenti alla classe di dimensionale <5 cm, ne hanno germinato 30 che hanno prodotto complessivamente 46 canne. Dei 48 rizomi invasati della classe media ne hanno germinato 33 che hanno prodotto 56 canne ed infine dei 48 rizomi della classe >10 cm ne hanno germinato 39 che hanno prodotto 118 canne.
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Tesi 1 |
Tesi 2 |
Tesi 3 |
< 5 cm |
n° rizomi invasati |
16 |
16 |
16 |
n° canne emerse dai rizomi |
9 |
23 |
14 |
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5 - 10 cm |
n° rizomi invasati |
16 |
16 |
16 |
n° canne emerse dai rizomi |
24 |
11 |
21 |
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> 10 cm |
n° rizomi invasati |
16 |
16 |
16 |
n° canne emerse dai rizomi |
36 |
37 |
45 |
In base ai risultati ottenuti, tale soluzione si è rilevata funzionale allo scopo e i rizomi di canna sono risultati così già pronti per essere raccolti e confezionati per i successivi impianti.
La sperimentazione descritta costituisce un primo tentativo di facilitare la produzione di rizomi in campo ed i risultati ottenuti rappresentano una possibilità di riduzione delle problematiche legate alla produzione di materiale di propagazione. La soluzione proposta si è rilevata interessante per sezionare “cespi” di canna comune e alla luce delle esperienze condotte il perfezionamento di tale metodologia potrebbe consentire la meccanizzazione dell’estrazione del rizoma sezionato che una volta separato dal terreno può direttamente essere confezionato in sacche (big-bag) per un’agevole movimentazione.